Considerazioni economiche

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Materiale

Calo di Fusione

Il costo della materia prima in un pressocolato in lega di zinco dipende ovviamente dal peso della parte di getto tranciata e dal prezzo della lega per tonnellata. Il fonditore tiene conto di una “perdita” di metallo nel processo di pressofusione stimata intorno al 5%. Questa perdita è accumulata per lo più parte durante la fase di schiumatura in forno, eseguita ogni volta che il metallo è fuso, specialmente quando si riciclano le bave o gli sfridi. Solitamente non dipende direttamente dal metallo contenuto nei canali di colata o nei pozzetti, poiché questi sono completamente riciclabili.

Stabilità del Prezzo della Lega

Le leghe di zinco per pressocolata di solito sono vendute sulla base del prezzo dello zinco stabilito in un dato momento al London Metal Exchange (LME), più una quota per coprire i costi d’alligazione. Il LME è un vero mercato libero che ricopre la maggior parte dei metalli non ferrosi. Di conseguenza, i prezzi in dollari USA tendono a fluttuare, poiché la risposta al bilancio anticipato di domanda-offerta per il metallo in questione governa il trend generale che è soggetto anche (per una parte) ad altri fattori, come i tassi d’interesse. A prima vista può sembrare che questa non sia una situazione positiva per gli acquirenti dei getti, i quali cercano di controllare e predire i propri costi. Ad ogni modo, la capacità di acquistare al LME con un anticipo fino a 27 mesi significa che molti produttori di leghe possono offrire ai fonditori contratti per determinate quantità di una data lega basati su un prezzo dello zinco fissato al momento.

Poiché tutti i materiali grezzi hanno un prezzo fluttuante, e questo non varia necessariamente all’unisono, è impossibile realizzare delle previsioni. I materiali alternativi ma più deboli, come le leghe d’alluminio secondario e le plastiche, sono soggetti rispettivamente alle fluttuazioni di prezzo dei mercati (locali) del rottame ed a quelle internazionali del petrolio, le quali possono variare notevolmente. In questa circostanza, ogni comparazione dovrebbe essere eseguita sulla base dei prezzi medi nei mesi più recenti con un’occhiata ai loro probabili trend futuri.

Per un volume elevato di getti, il costo del materiale grezzo rappresenta una porzione molto rilevante del prezzo totale del pressocolato. Una conseguenza è che è normale per un fonditore rivedere il prezzo del getto ad intervalli regolari durante la produzione, e regolarlo alzandolo od abbassandolo in linea con le variazioni del prezzo del metallo. Se un cliente vuole dei prezzi garantiti su periodi maggiori, il fonditore può disporre un prezzo fisso per quantità garantite, facendo uso di contratti con prezzi programmati. E’ opportuno sottolineare che questi prezzi fissi sono disponibili soltanto nel caso di ordini che non possono essere variati in quantità o ritardati in modo significativo, e che certamente non possono essere cancellati. Può quindi essere sensato per un acquirente di pressocolati ordinare sulla base di un contratto a prezzo fisso soltanto quella quantità di getti di cui è sicuro di aver bisogno, e fare in modo che ogni extra sia acquistato al prezzo stabilito al momento della consegna.

Quando il costo del materiale grezzo costituisce una parte significativa del prezzo totale del getto, una seconda conseguenza è che il progettista dovrebbe imporsi di minimizzare in modo ragionevole il peso del getto, senza peraltro creare difficoltà di stampaggio o carenze strutturali per l’utilizzo previsto o per un cattivo uso.

Riferimento 2